Missiva della Prof.ssa BASSO Maria

MISSIVA DELLA PROFESSORESSA MARIA BASSO ALL’ASSOCIAZIONE BANDISTICA DI MATTINATA:

”Un giorno di qualche anno fa, ero nella mia camera da pranzo, con il balcone aperto, quando sentii un suono allegro, festoso, facile da riconoscere: la banda, la banda musicale di Mattinata …

Venuta al mondo da una decina di anni circa, che passava fiera e rumorosa per Corso Matino, portando con sé il desiderio di far nascere curiosità e allegria in chi l’udiva, anche senza vederla.

Mi affacciai, per abbracciare con lo sguardo quel gruppo di persone, circa una ventina, che camminava suonando vari strumenti, quelle persone che, tanti secoli fa, erano chiamati “pifferai del comune”, perché i pifferi abbondavano tra trombe, viole, tamburi, fagotti ecc., strumenti che componevano le bande municipali di allora. Che bello! Mi misi a pensare … ma perché erano nate le bande? Quale il loro scopo più importante?

Secondo me, la banda è il più antico sistema di fare arrivare musica, e quindi gioia e allegria, non solo per le strade, ma anche nelle case di tutti i cittadini di una località, e soprattutto alle orecchie delle persone più anziane, magari malate, o senza possibilità di uscire e di sostare nelle piazze e nelle strade, anche le più lontane dal centro, in occasione di feste, manifestazioni popolari, celebrazioni religiose, ecc. ecc..

Che bellissima idea!! Che straordinaria pensata!!

Mi sentii desiderosa di essere con loro, i musicisti, di dire a tutti quanto li ammiravo e, forse, un po’ li invidiavo. In diverse occasioni mi fermai a guardali più da vicino: molti erano uomini, moltissimi ragazzi, alcuni addirittura bambini. Straordinario amare già da quell’età la musica, una delle arti più capaci di farci emozionare, e sognare, e cogliere la bellezza del creato! Provai un desiderio intenso di condividere con tutti loro i momenti importanti e festosi del paese in cui viviamo e mi chiesi cosa potevo fare, perché ciò si avverasse, in qualche strano modo … Ebbene sì, qualcosa potevo escogitare, perché ciò divenisse possibile, qualcosa che mi facesse sentire vicinissima alla banda di Mattinata, anche senza farne materialmente parte.

Da anni posseggo un pianoforte, lasciatomi da mia sorella, insegnante di musica, Pasquina Basso, appunto. Quel pianoforte ha visto decine e decine di ragazzi alternarsi su quei tasti bianchi e neri che sanno sprigionare tante melodie da sogno. Quale posto più adatto di un luogo in cui si ama, s’impara e si fa musica, per la gioia di tutti, quale posto più adatto che la sede di una banda, per collocare un pianoforte, il re degli strumenti musicali, anche se non trasportabile, uno strumento che induca qualcuno a … interessarsi a lui?

E allora … ecco la mia improvvisa decisione, concretizzata in un angolo del mio testamento che dice così: “Io, Maria Basso, lascio all’Associazione Bandistica di Mattinata un pianoforte verticale di noce, marca Steinbach, con sgabello roteante”.

Così … il pianoforte è tuo carissima Banda ed in tal modo io faccio un poco parte di te; mi auguro che qualcuno voglia imparare a suonarlo, per non lasciarlo tutto solo e inutilizzato in un angolo. Sono quasi certa che questo avverrà.

Che altro aggiungere? Gli auguri più sinceri e sentiti che crescano sempre più i componenti di questa meravigliosa associazione di suonatori e che essi si facciano onore ovunque vadano, per la loro bravura ed il loro perfetto comportamento.

Con affetto Maria Basso.

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